A luglio, prima della pausa estiva, è stata inaugurata la nuova sala destinata alla radiologia interventistica dotata di Arco a C donato dalla nostra associazione.
La radiologia interventistica abbraccia quelle procedure diagnostiche e terapeutiche effettuate attraverso la guida e il controllo radiologico. Diversi gli ambiti di trattamento e le specialità mediche coinvolte nell’utilizzo dell’arco a C: chirurgia vascolare, ginecologia, oncologia, neurologia, terapia del dolore. Una strumentazione, quella ora in possesso dell’Ospedale di Biella, di grandi potenzialità che saranno sfruttate dai medici della radiologia, diretti dal dott. Stefano Debernardi, e da quelli dell’ambulatorio di terapia antalgica sotto la responsabilità del dott. Marco Melotti.
Tra le potenzialità e i benefici per i pazienti sono da citare: l’utilizzo della migliore dose di radiazione possibile e la possibilità di agire laddove vi sono pazienti molto anziani che non possono sottoporsi a un intervento chirurgico invasivo. Inoltre il trattamento di dolori cronici – come quelli tipici della zona lombare – diventa dunque più mirato.
«Da sempre al fianco del nuovo ospedale fin dalla sua apertura, abbiamo voluto puntare, in questa occasione, su una strumentazione – del valore di circa 150.000 euro – che valorizza l’approccio mini invasivo offrendo ai cittadini che ne usufruiranno la possibilità di effettuare procedure diagnostiche estremamente precise e accurate, ma senza tagli e incisioni» dichiara Leo Galligani, primario emerito di pediatria e presidente dell’associazione Onlus Amici dell’Ospedale.
«Siamo grati all’Associazione – il commento del direttore generale Gianni Bonelli – perché ancora una volta ci supporta concretamente con una strumentazione di estrema importanza che ci permetterà di offrire ai nostri utenti una assistenza specialistica, alimentando al tempo stesso la nostra capacità di essere attrattivi nel trattamento moderno di alcune patologie».
«Il nostro ospedale è una struttura innovativa e deve essere riempita di contenuti professionali e tecnologici; tutto ciò ci consente di porre sempre più il paziente al centro offrendo ciò di cui ha bisogno. Il contributo del volontariato rappresenta di certo un patrimonio essenziale; il loro supporto ci lega ancor di più alla città e ci spinge a fare il massimo per i nostri utenti» così il direttore sanitario Lorenzo Stefano Maffioli.
L’inaugurazione della sala consente una riflessione sul valore delle donazioni al presidente Galligani: «Donazioni che sono soprattutto espressione di generosità e partecipazione. Adesione a un progetto, a un idea che trova affermazione concreta grazie agli operatori, in grado di trasformare i loro studi in arte. Un sogno, il nostro, che diventa realtà e genera emozioni».